Singapore venne rinominato in Shonan-To (昭南 岛 Shōnan tō), che significa “Isola del Sud conquistata nell’era Showa”. Il nome è spesso tradotto erroneamente come “Luce del Sud” anche nei libri di testo di Singapore. Singapore fu poi ufficialmente restituito al dominio coloniale britannico, il 12 settembre 1945, in seguito alla firma formale della dichiarazione di resa. I Giapponesi conquistarono tutta la Malesia durante la campagna malese in poco più di due mesi. La guarnigione a difesa di Singapore si arrese il 15 febbraio 1942, solo una settimana dopo l’inizio dell’invasione di Singapore. Il primo ministro britannico Winston Churchill chiamò la caduta di Singapore “il peggior disastro e la più grande capitolazione della storia britannica”.
La Kempeitai (la polizia segreta militare giapponese) commise numerose atrocità contro la gente comune. Adottò il sistema “Sook Ching”, che significa “purificazione attraverso l’epurazione”, per sbarazzarsi di quelli che erano ritenuti anti-giapponesi. Il massacro dovuto al Sook Ching provocò la morte di un numero di persone fra 25.000 e 50.000 di etnia cinese a Singapore e in Malesia. Questi uomini venivano arrestati e portati in luoghi abbandonati in giro per l’isola e sistematicamente uccisi. Inoltre, la Kempeitai creò una rete di informatori in tutta l’isola per farsi aiutare a identificare gli anti-giapponesi. Questi informatori erano ben pagati dalla Kempeitai e non avevano paura di essere arrestati.
Soldati giapponesi pattugliavano le strade e gente comune dovevano inchinarsi a loro quando passavano. Quelli che non lo facevano venivano picchiati e alcuni venivano portati via.
Responsabile del massacro “Sook Ching” venne ritenunto il Generale Tomoyuki Yamashita (Foto) il quale nel 1946 venne condannato a morte e giustiziato da un tribunale americano a Manila, Filippine.
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