L’angolo di Aizawa: la promozione.
Negli scacchi l’unico pezzo che può essere promosso è il pedone che, raggiunta l’ultima traversa, ha il diritto (e il dovere!) di essere promosso in un qualunque altro pezzo, in genere la donna perché è il pezzo più mobile e potente. Nello Shougi, le cose cambiano e soprattutto… si complicano.
|
|
La promozione è indicata nella notazione con il segno +, che segue la mossa (ad esempio, L1a+). Per indicare un pezzo già promosso il segno + precede la sigla del pezzo; inoltre è facoltativa: se il giocatore decide di effettuarla, la deve fare nel momento in cui esegue la mossa altrimenti ne perde il diritto. Tale diritto si riacquista se il pezzo realizza di nuovo una condizione per cui è prevista la promozione. Nel caso in cui si rinunci a promuovere un pezzo, questo viene indicato nella notazione con il segno =.
|
|
Nomi dei pezzi promossi e loro abbreviazioni
Nota: i nomi italiani dei pezzi NON sono la traduzione del loro nome giapponese.
|
Ricordando quello che abbiamo visto quando abbiamo parlato del movimento dei pezzi, la promozione ha l’effetto di modificare il modo in cui il pezzo stesso può muovere:
-
Re e Generale Oro non possono essere promossi;
-
Il Generale Argento, il Cavallo, la Lancia e il Pedone promossi acquistano le capacità di movimento del Generale Oro;
-
L’Alfiere e la Torre promossi mantengono i loro normali movimenti acquisendo in aggiunta anche la capacità di muovere di una casella in tutte le direzioni.
Un Pedone o una Lancia che raggiunge l’ultima traversa o un Cavallo che raggiunge una delle ultime due traverse promuovono obbligatoriamente perché non disporrebbero al turno successivo di mosse legali. Una volta catturati e “passati” alla riserva di pezzi, i pezzi perdono il loro status di pezzi promossi. Se siete arrivati vivi fino a qui, avete capito perché le scorse volte non mi sono addentrato nel tema promozione, nemmeno con un accenno… aveva proprio bisogno di una “puntata” a sé. Alla prossima con un altro interessantissimo argomento: i pezzi paracadutati.
|