Shion no Ou – Il Re di Shion – Ep.07

L’angolo di Aizawa: fine partita.

Quando un giocatore cattura il Re avversario, vince la partita. Semplice, starete pensando, ma nella pratica questo accade assai di rado se non tra giocatori alle prime armi. Di solito un giocatore abbandona quando si rende conto che la sconfitta è inevitabile perché, come accade anche negli scacchi, è considerato imbarazzante continuare la partita fino alla cattura del proprio Re (o allo scacco matto, nel caso degli scacchi).
La cattura del Re però non è il solo modo in cui può terminare una partita:

• Tempo: ogni giocatore ha a disposizione un tempo limite entro il quale concludere la partita, una volta esaurito la partita è persa;
• Mossa irregolare: un giocatore che effettua una mossa non legale perde immediatamente;
• Scacco perpetuo: un giocatore che sta dando una serie di scacchi è costretto a cambiare mossa e se non lo fa dopo la quarta ripetizione di posizione perde la partita;
• Ripetizione (sennichite): se la stessa posizione viene raggiunta quattro volte, allora la partita è no contest;
• Impasse (jishogi): se entrambi i Re sono avanzati nelle rispettive zone di promozione e nessun giocatore può sperare di raggiungere lo scacco matto od ottenere un ulteriore guadagno di materiale, siamo in una posizione di impasse e il vincitore viene deciso come segue: ogni torre o alfiere vale 5 punti e tutti gli altri pezzi (Re escluso) valgono un punto ciascuno e le promozioni sono ignorate ai fini del calcolo del punteggio. Se un giocatore totalizza un punteggio minore di 24 perde la partita, se entrambi i giocatori i giocatori hanno almeno 24 punti allora la partita è no contest.

Vediamo si chiarire un po’ di cose e qualche termine tecnico. Le partite no contest sono partite che dovrebbero terminare in parità, ma ciò accade solo a livello amatoriale: infatti, il risultato di parità non viene ritenuto onorevole e la partita viene dichiarata nulla. In caso di ripetizione (o sennichite) la partita viene rigiocata, generalmente a colori invertiti e con un ridotto tempo di riflessione a disposizione dei giocatori, mentre in caso di impasse (o jishogi) viene semplicemente ratificata ma non influisce nel risultato da raggiungere nel confronto tra i giocatori. Chiariamo anche cosa si intende nello specifico per posizione ripetuta: due posizioni sono considerati uguali se la posizione delle pedine sulla scacchiera è la stessa, così come i pezzi in mano; quindi se la posizione sulla scacchiera si ripete ma le riserve di pezzi in mano (o una sola di queste) sono cambiate, non siamo di fronte a ripetizione di posizione. Ora dovreste aver ben chiaro come si conclude una partita di Shogi e per quanto riguarda il regolamento non c’è altro da aggiungere. Se c’è qualcosa sul tema Shogi e/o Scacchi che vi interessa o volete approfondire, fatecelo sapere e magari sarà argomento di un prossimo spazio! Alla prossima.