L’apertura della diagonale dell’Alfiere come prima mossa è senza dubbio la scelta più flessibile, che porta a un grande numero di possibilità in apertura ed è per questo che rimane la più giocata.
Con P-2f, l’intenzione è quella di tenere la Torre sul lato destro della scacchiera con l’idea poi di sviluppare un attacco proprio su quel lato con il supporto della Torre stessa. Rispetto all’apertura della diagonale dell’Alfiere, la spinta del Pedone di fronte alla Torre limita le possibilità in apertura sia per il giocatore sia per il suo avversario. Inoltre, fa capire subito all’avversario di giocare con l’Ibisha (居飛車 – Torre statica) e di conseguenza mostra già buona parte di quella che sarà la sua idea di gioco sin da subito.
Con P-5f, l’idea più comune è quella di prepararsi poi a spostare la Torre nella colonna centrale per supportare la spinta del Pedone di colonna 5 ma sono possibili anche scelte diverse, anche se molto meno giocate.
La maggior parte degli attacchi portati avanti in apertura coinvolgono i Generali Argento supportati dai pedoni e protetti da altri pezzi, questo perché visto il loro movimento i Generali Argento sono considerati superiori nel gioco d’attacco sia in apertura sia nel medio gioco, mentre i Generale Oro si prestano meglio in difesa. Infatti, come già detto quando ho parlato degli arrocchi, è solito difendere il Re con tre generali, due Oro e un Argento. Attaccare è importante, è attaccando che si vince, ma la difesa soprattutto in apertura è fondamentale.
In questa seconda parte ho parlato dell’idea dietro alle tre più comuni mosse iniziali d’apertura, settimana prossima tornerò alla classificazione delle aperture (quella in base alla posizione della Torre) ed entreremo più nel dettaglio, analizzando idea e posizione.
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