L’angolo di Aizawa: Le aperture. Quarta parte.
Come promesso, entriamo un po’ più nel dettaglio delle due grande categorie di aperture principali: l’Ibisha e la Furibisha.
L’Ibisha (居 飛車, Torre Statica) è la categoria di aperture dove la Torre rimane nella sua posizione iniziale, la casella 2h se giocata dal nero e la casella 8b se giocata dal bianco. È possibile includere in questa categoria di aperture anche quelle in cui la Torre si sposta, ad esempio nella terza o nella quarta colonna: chiaramente la Torre non è tecnicamente Statica in questi casi, ma la strategia difensiva è la stessa e per questo è possibile ricondurle a questa categoria di aperture.
È possibile giocare l’Ibisha indipendentemente dalla strategia scelta dall’avversario. Il termine apertura, quindi, assume un significato leggermente diverso rispetto agli Scacchi dove con apertura si identifica la strategia usata dal bianco (a cui spetta la prima mossa e quindi ha il vantaggio di indirizzare la partita verso un gioco a lui più congeniale) e con difesa la posizione usata dal nero (che deve appunto rispondere all’iniziativa del bianco). La maggior parte delle aperture con la Torre Statica si evolvono con lo sviluppo dell’arrocco sul lato sinistro, ma assumono caratteristiche diverse in relazione all’apertura e quindi al possibile sviluppo offensivo: ad esempio, nelle Aiibisha (相居飛車 oppure 両居飛車) il Re viene inizialmente attaccato dalla Torre ferma nella posizione iniziale, mentre nelle Ibisha tai Furibisha (居飛車対振り飛車 – Torre Statica contro Torre Mobile) e nelle Furibisha tai Ibisha (振り飛車対居飛車 – Torre Mobile contro Torre Statica) il Re del giocatore che sta giocando con la Torre Statica viene attaccato dal lato destro. Una delle caratteristiche più importanti dell’Ibisha è la spinta del pedone (Hisha Saki, 飛車 先) che si trova nella stessa colonna della Torre con l’idea di attaccare l’Alfiere avversario che inizialmente non è difeso; per far fronte a questa spinta, chi affronta un Ibisha deve impedire al pedone di sfondare nelle sue linee sviluppando un pezzo a difesa dell’Alfiere stesso.
La Furibisha (振 り 飛車, Torre Mobile) è la categoria di aperture dove la Torre si sposta al centro o alla sinistra del giocatore per supportare poi un attacco a partire da quella posizione.
Scegliere un’apertura di Torre Mobile contro una Torre Statica è una delle strategie più antiche, e vi si trova traccia anche nei primi documenti a tema Shougi risalenti al 1600. L’idea dietro questa scelta è semplice: la Torre può coprire ampie zone di gioco essendo uno dei pezzi con maggiore movimento e quindi con maggior capacità di contrastare gli attacchi portati dal Nero.
Per definizione il termine Furibisha presuppone che il giocatore con la Torre Mobile sia il bianco, tuttavia è possibile giocarla anche per il nero e viene specificamente indicata come Sente Furibisha (先手振り飛車, Torre Mobile del Nero). La strategia che sta alla base delle aperture a Torre Mobile è quella di difendere l’Alfiere con un pedone spingendolo nella casa 6f se giocata dal nero o 4d se giocata dal bianco: la classica Furibisha impedisce quindi un rapido scambio degli Alfieri e per questo motivo è descritta come una partita lenta (ikyūsen – 持久 戦, gioco lento); con l’alfiere ben difeso, il giocatore può organizzare la propria difesa e costruire l’arrocco senza preoccuparsi di ulteriori minacce.
Settimana prossima vedremo un po’ di parlare dell’ultima categoria di aperture, quelle non tradizionali, e finalmente completeremo questo ampio argomento.
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