L’angolo dello Shougi di Aizawa: Meijin vs Shion.
La partita che metterà la parola fine alla serie è iniziata, l’attesissima sfida tra il Meijin e la piccola Shion si concluderà con questo ultimo e attesissimo episodio e non poteva mancare da parte mia una sorta di “analisi” dello scontro decisivo. Sarà comunque un’analisi alle intenzioni dei due sfidanti anche perché della partita non si vede pressoché nulla e non posso certo spoilerarvi come andrà a finire!
Di Shion sappiamo tutto, il suo è un gioco molto riflessivo, solido, poco appariscente e solo nelle ultime sfide si è trovata gioco forza a giocare uno Shougi non suo, molto più aggressivo e istintivo. Del Meijin sappiamo meno ma è quel che basta: è forte, è il campione e parte nettamente favorito rispetto a una Kishi con meno esperienza. Quando, sulla carta, la differenza tra i giocatori è così marcata la partita si complica e non solo per chi non parte favorito: nell’anime si sottolinea come tutta la pressione sia sulle spalle di Shion, che parte sfavorita, ma in una partita considerata “facile” è alto il rischio di prendere sottogamba l’avversario, di concedere piccole sbavature che poi alla lunga potrebbero compromettere la partita. Ma, ovviamente, non sarà questo il caso…
La partita comincia con Shion che gioca P-7f e fin qui nessuna sorpresa, Shion si prepara a una classica furibisha, seguita dal nero con P-3d. Le cose però cambiano radicalmente già alla seconda mossa con Shion che gioca N-7g(!?), la Onigoroshi, tra lo sgomento generale; per chi non lo ricordasse la Onigoroshi (ne ho già parlato qualche puntata fa) è una delle aperture kishuu (a sorpresa) e la scelta dal punto di vista della storia non sembra essere affatto casuale: infatti, se vogliamo darne una traduzione che renda sarebbe l’ammazzademoni.
Ma perché sono tutti così sorpresi che Shion giochi la Onigoroshi, tanto da darla addirittura per spacciata già alla seconda mossa? La risposta è semplice, la Onigoroshi è un’apertura particolarmente offensiva che se presa alla leggera porta a una rapida sconfitta dell’avversario ma se contrastata in maniera corretta porta il nero (che la gioca) in una posizione sfavorevole rispetto al bianco (che la “subisce”). In sostanza, è un’apertura “debole”, facendo un paragone calcistico è un po’ come se una squadra a metà classifica in Serie A giocasse al Bernabeu contro il Real con un 3-4-3 ultra offensivo con tre punte di ruolo e due attaccanti laterali sulle fasce: non è detto che perda, ma le probabilità di una sconfitta sono altissime.
Vediamo nel dettaglio le prime tre mosse della Onigoroshi, che poi sono le stesse mosse eseguite da Shion e dal Meijin:
Shion
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Meijin
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▲ P-7f
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△ P-3d
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▲ N-7g
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△ P-8d
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▲ N-6e
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△ G-6b
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Con G-6b del bianco di fatto la Onigoroshi è neutralizzata, ma questo non preoccupa Shion: ha preparato a fondo la partita e questa è esattamente l’evoluzione che si aspettava. Infatti, è alla quarta mossa che gioca qualcosa che nessuno aveva pronosticato, che forse nemmeno il Meijin si aspetta:
Shion
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Meijin
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▲ P-8f
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△ S-6b
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▲ S-6h
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△ …
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Con P-8f Shion gioca una nuova variante con la quale (stando a ciò che vediamo, purtroppo non è possibile risalire alla successiva serie di mosse o quantomeno è estremamente difficile provare a ipotizzarle) riesce a recuperare lo svantaggio posizionale dovuto alla Onigoroshi e giocarsi alla pari il resto della partita con il Meijin. Una vera giocata da campionessa insomma, difficilmente cose del genere accadono nella realtà ma non sono impossibili, d’altronde la teoria dietro lo Shougi, così come negli Scacchi, è in continua evoluzione.
Il finale, come è giusto che sia, ve lo lascio godere con quest’ultimo episodio sperando che il lavoro fatto in questi piccoli appuntamenti parlando un po’ di Shougi e Scacchi vi sia piaciuto.
Alla prossima, forse!
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