L’angolo di Aizawa: la cattura.
La scacchiera è composta da 9 colonne numerate da 1 a 9 e 9 traverse, indicate con le lettere dell’alfabeto da a ad i. Ogni casella quindi può essere individuata univocamente con una coppia numero lettera. La scacchiera è orientata in modo che la casella 1a sia la casella più a sinistra del lato del bianco. Nell’immagine sottostante, il lato del bianco è quello superiore, quello del nero è inferiore.
La cattura è facoltativa e avviene tra pezzi presenti nella scacchiera, con lo stesso movimento del pezzo e per sostituzione cioè andando fisicamente a prendere il posto del pezzo catturato. Il pezzo catturato viene quindi rimosso dalla scacchiera e posizionato vicino all’angolo destro del giocatore che ha effettuato la cattura, così che sia visibile all’avversario. I pezzi catturati, chiamati anche pezzi in mano, entrano a far parte della riserva del giocatore e possono essere riutilizzati nei turni successivi secondo le regole relative ai pezzi paracadutati per cui faremo un discorso a parte (come per la promozione).
La cattura si indica con il segno x.
Facendo un confronto con gli Scacchi, non ci sono grandissime differenze anzi il concetto di base è lo stesso: il pezzo muove e cattura il pezzo sostituendosi nella casella di destinazione al pezzo catturato. Troviamo delle differenze in due casi:
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Il pedone negli scacchi cattura con un movimento diverso, infatti si muove in avanti di una casella o due se è nella posizione iniziale ma mangia muovendosi in diagonale di una sola casella (anche se è nella posizione iniziale);
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Anche negli scacchi la cattura è facoltativa ma ci sono delle posizioni in cui la cattura è l’unica mossa legale possibile e si è quindi costretti a mangiare (ad esempio, quando si è sotto scacco e non si hanno mosse legali per sottrarsi allo scacco stesso se non quella di catturare il pezzo che sta dando scacco).
Sulla cattura penso sia tutto, nel prossimo spazio parleremo finalmente di Promozione.
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