Il gossip di Rockspia: il ranking nello Shougi
Proseguendo nel discorso iniziato nel post precedente, per poter avere un’idea dei rapporti di forza fra tipi di giocatore (dilettanti, professionisti, maschi e femmine) bisogna dare uno sguardo al sistema di ranking dello Shougi giapponese.
La Japan Shougi Association (JSA) ha un ramo separato per le professioniste (女流棋士 Joryu Kishi) e le classifica dal 3° Kyuu al 6° Dan. Le professioniste vengono classificate e promosse in modo diverso rispetto ai professionisti (Kishi) dalla JSA. Al dicembre 2016 ci sono 52 professioniste attive. Le più forti fra loro sono in grado di competere ad alcuni tornei con uomini ma la maggior parte dei tornei fra professionisti sono riservati ai giocatori maschi. Tuttavia, sono previste importanti partite per titoli e tornei esclusivamente femminili. Molti tornei femminili sono aperti anche ai dilettanti che non sono membri della né JSA o della Ladies Professional Shogi-players’ Association of Japan (LPSA) nata nel 2007. Fino agli anni ’90, le professioniste più forti erano considerate approssimativamente equivalenti agli apprendisti (quelli che frequentano la 新進棋士奨励会 shishin kishi shōreikai della JSA) di 1° o 2° Dan. Attualmente le Joryuu Kishi più forti (2) sono al livello di un apprendista professionista di 3° Dan.
Dilettanti e professionisti hanno sistemi di classificazione diversi. I dilettanti iniziano dal 15° Kyuu per salire fino al 1° Kyuu, poi passano al 1° Dan fino a salire all’8°, mentre i professionisti e gli apprendisti professionisti (allievi dello Shoureikai) partono dal 6° Kyuu al 9° Dan. Tanto per fissare dei paletti, il 4° Dan dilettanti è ritenuto equivalente al 6° Kyuu dell’apprendista professionista. Morale: il ranking dello Shougi è davvero complicato. Mettetevi comodi.
I più promettenti giocatori dilettanti, sempreché giovani, possono sostenere l’esame per entrare nel 研修会 Kenshūkai (Gruppi di Studio). Il livello quindi dei giocatori è dell’ordine del Dan dilettanti. A salire, il Kenshuukai è diviso nelle classi F2 (la più bassa), F1, E2, E1, D2, D1, C2, C1, B2, B1, A2, A1 e S (la più alta). I membri delle classi vengono promossi o retrocessi in base ai loro scontri ufficiali. I membri della classe F2 sono di livello 2° Dan dilettanti e quelli delle classi A1 e S sono a un livello paragonabile a quello di un 6° Kyuu dello Shoureikai (il livello successivo). I dilettanti che soddisfano dei ben determinati criteri possono sostenere l’esame per entrare nello Shoureikai e diventare apprendisti professionisti. Dato che la maggior parte di loro sono dilettanti di 5° Dan, è difficile che esistano dilettanti di 6° e 7° Dan. Nessuno fra i dilettanti ha mai raggiunto l’ottavo Dan.
Gli apprendisti professionisti nello Shoureikai sono classificati dal 6° Kyuu al 3° Dan. Per accedere a uno qualsiasi dei gradi Kyuu non bisogna avere più di 19 anni. I ragazzi fra i 16 e i 18 anni che nel Kenshuukai hanno raggiunto la classe S passano allo Shoureikai senza esame al 6° Kyuu. Se un ragazzo è patrocinato da 4 professionisti può, a 16 anni, iscriversi all’esame per il 5° Kyuu o superiore, a 17 per il 4° Kyuu o superiore, a 18 anni per il 3° Kyuu o superiore e a 19 per il 1° Kyuu o superiore. I ragazzini fino ai 15 anni possono sostenere l’esame per il 6° Kyuu nello Shoureikai se arrivano almeno nella classe C della Kenshuukai oppure nei primi 4 nei tornei nazionali scolastici (elementari o medie). Se arrivano a livello A2 vengono esentati dall’esame, così come se raggiungono il livello B1 e nello stesso anno vincono un torneo nazionale.
Chi non raggiunge il 1° Dan entro i 21 anni deve lasciare lo Shoureikai. Se retrocesso in 1° Kyuu, deve riguadagnarsi il 1° Dan entro sei mesi.
Anche i giocatori dilettanti possono aspirare all’esame di 1° Dan della Soureikai se soddifano questi tre requisiti: avere meno di 22 anni; arrivare nei primi 2 posti in un torneo nazionale; essere patrocinati da 4 professionisti. Chiunque in un anno vinca almeno 6 tornei per dilettanti e viene patrocinato da 4 professionisti può sostenere l’esame per il 3° Dan. Chi passa l’esame per il 3° Dan dello Shoureikai partecipa alla Lega dei 3° Dan dove ogni 6 mesi solo due persone vengono promosse al 4° Dan e diventano professionisti a tutti gli effetti (Kishi). Chi non riesce ad arrivare al 4° Dan entro i 26 anni d’età o a mantenere un record positivo di vittorie in Lega 3° Dan (18 incontri e quindi un record di almeno 10 – 8) entro i 29 anni deve lasciare lo Shoureikai e affidare le speranze di diventare professionista a casi particolari.
I professionisti (Kishi) vengono classificati dal 4° Dan al 9° Dan secondo il numero complessivo delle vittorie o dei titoli conquistati e suddivisi in classi C2, C1, B2, B1 e A nelle quali vengono promossi e retrocessi a seconda dei loro risultati nei match ufficiali. Sostanzialmente quindi il Dan è una pietra miliare nella vita di un Kishi mentre la vera forza è espressa nella classe in cui è posizionato.
Le professioniste (Joryuu Kishi) sono classificate secondo un criterio diverso. Le giocatrici possono ricevere lo stesso status professionale dei maschi, ma nessuna giocatrice ha mai raggiunto il 4° Dan, il primo fra quello dei professionisti (Kishi). Il più alto livello mai ottenuto da una giocatrice è il 3° Dan dello Shoureikai. Esiste un sistema parallelo per le giocatrici in cui possono ricevere lo status di Professionista (ovvero di Joryuu Kishi) e sono suddivise a partire dal 3° Kyuu femminile fino al 6° Dan. Le giocatrici di età pari o inferiore ai 25 anni e che raggiungono la classe C1 nella Kenshuukai possono ricevere il 3° Kyuu femminile e ottenere lo status professionale femminile (Joryuu Kishi) se promosse al 2° Kyuu. La maggior parte delle giocatrici professioniste lo sono diventate dopo aver raggiunto la classe C1 alla Kenshuukai. Da questo si può desumere che, almeno all’inizio, sono molto più deboli dei giocatori col ranking più basso nello Shoureikai che, come descritto all’inizio di questo post, sono nominalmente al livello delle classi A o S della Kenshuukai. Da notare che le giocatrici che proseguono nello Shoureikai non ottengono lo status di Joryuu Kishi ma possono comunque partecipare ai tornei femminili. Viceversa le Joryuu Kishi possono, nei limiti d’età, unirsi allo Shoureikai. Due sistemi diversi e disgiunti, insomma.
Storicamente, la prima Joryuu Kishi è stata Akiko Takojima nel 1974. Entrò anche nello Shoureikai e prima di ritirarsi arrivò al 1° Dan. La prima donna non giapponese a diventare Joryuu Kishi è stata la polacca Karolina Styczynska nel febbraio del 2017. La domanda che però ci si pone è: c’è stata mai una giocatrice che ha mai avuto le carte in regola per diventare un Kishi? Forse sì.
Da lì, la sua evoluzione è stata velocissima: nel 2008 conquista il primo dei (finora) 31 titoli, nel 2009 vince il primo titolo Joryuu Meijin che conserva sin da allora; nel gennaio 2009, a 16 anni e 10 mesi diventa la più giovane donna a battere un Kishi (Akira Inabi – 4° Dan) e poi, in ottobre, un 5° Dan (Yasuaki Murayama); nel 2012, vincendo la 20ma edizione della Kurashiki Tōka Cup, a 20 anni diventa la donna più giovane ad ottenere un titolo a vita (Queen Kurashiki Toka), migliorando il precedente record di 7 anni; nel Maggio del 2013 fu la prima donna a detenere contemporaneamente 5 titoli assoluti. Attualmente detiene anche i titoli a vita Queen Meijin e Queen Ōshō.
Nel 2011 Kana Satomi informa la JSA di voler entrare nello Shoureikai nel tentativo di raggiungere lo stato di Kishi: supera l’esame il 21 maggio e, nello stesso giorno, le viene conferito il 1° Kyuu. Nelle successive 16 partite, ne vince 12 e così nel gennaio 2012 le viene conferito il 1° Dan. Nel luglio del 2013, ancora con un record di 12 vittorie e 4 sconfitte, passa al 2° Dan e in dicembre diventa la prima donna a ottenere il 3° Dan e a poter così partecipare alla Lega dei 3° Dan e a poter aspirare al titolo di Kishi. Nel 2014 però, per problemi di salute non gioca in Lega di 3° Dan né nel semestre aprile-settembre né in quello da ottobre a marzo 2015. A novembre del 2015 prima la JSA annuncia il ritorno di Kana Satomi nelle file delle Joryuu Kishi per poi permetterle di rimanere e di saltare anche il semestre aprile-settembre 2015.
Il primo semestre, ottobre 2015 – marzo 2016 vede Kana Satomi in Lega di 3° Dan con un record di 5 vittorie e 13 sconfitte; il secondo, da aprile 2016 e settembre 2016 fu di 7 – 11; il terzo da ottobre 2016 a marzo 2017 fu di 8 – 10 e il terzo, da aprile 2017 a settembre 2017 di nuovo 7 – 11.
Satomi ha già 25 anni quando inizia il suo quarto semestre allo Shoureikai (ottobre 2017 – marzo 2018), e quindi ha bisogno o di vincere il torneo e diventare una Kishi di 4° Dan oppure almeno raggiungere le 10 vittorie per poter rimanere nello Shoureikai, per via del limite di età di 26 anni stabilito dalla JSA. Dopo dodici partite il record di Satomi è sul 7 – 5 e sembra in grado di poter rimanere per almeno un altro semestre. Purtroppo però perde le successive 4 partite e il record migliore a cui può aspirare è un 9 – 9, la fine dei suoi sogni. Finsce 7 – 11.
Uscita dallo Shoureikai dichiara di non ambire più allo status di Kishi, cosa teoricamente ancora possibile tramite speciali esami, e di volersi dedicare ai tornei femminili e alla promozione dello Shougi. Recentemente, sconfitta 1 – 3 dalla Joryuu Kishi Watabe Ai, il 13 giugno del 2018 perde il titolo Joryuu Ōza. Mantiene comunque altri tre titoli (Meijin, Ōshō e Kurashiki Tōka) e per punteggio è prima in classifica con ampio margine sulla seconda.
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