Shion no Ou – Il Re di Shion

Il Re di Shion

Shion no Ou – しおんの王

☼ Genere: manga, seinen, sports, thriller
☼ Episodi: 22
☼ Anno: 2007

Staff:

☼ Traduttore: JunPD, Rocksel
☼ Adattamento: Rocksel, Aizawa
☼ Check: Rocksel, Aizawa
☼ Typeset: Adriks (EP.01-12), Rocksel (EP.13-22)
☼ Karaoke: Kasumi21

Preambolo:

Ovunque tu sia ora, JunPD, grazie per avermi fatto conoscere Shion no Ou: dopo anni, finalmente è pronta per il rilascio. Non è esattamente come l’avresti voluta tu ma spero che il risultato sia dignitoso e non abbia rovinato la tua serie preferita. Per i dialoghi ho cercato aiuti da più fonti disponibili (manga compreso), per stanare eventuali errori di traduzione: perdonami quelli rimasti, d’altronde le mie capacità sono quelle che sono. Ringrazio Adriks che si è immolato nel fare il typeset dei primi 12 episodi, morendo con onore per le atroci ferite causate da questa prolungata tortura. Ringrazio anche Aizawa che da buon e paziente scacchista qual è, ha sapientemente adattato la terminologia e i dialoghi. Ringrazio anche Kasumi21 per il karaoke delle sigle, un’arte posseduta ormai da uno sparuto numero di Jedi del Lua e di Aegisub. Ovviamente tutto quello che rimane, specialmente gli errori, è tutta farina del mio sacco. Spero che gradiate lo sforzo e sinceramente vi auguro che la serie riesca a piacervi almeno un decimo di quanto piace a me. Buona visione!

L’opera:

Shion no ō (しおんの王 lett. “Il re di Shion”) è un manga scritto da Masaru Katori e disegnato da Jiro Ando. L’opera è stata serializzata sulla rivista Afternoon di Kodansha a partire dal maggio del 2004 al giugno del 2008 ed è stata poi raccolta in otto volumetti (tankōbon). Dal fumetto è stata tratta anche una serie televisiva anime di 22 episodi prodotta da Studio Deen e un videogioco per Nintendo DS. La messa in onda del primo episodio è stata su Fuji Television a partire dal 13 ottobre 2007, per un totale di 22 puntate, differisce leggermente dal manga solo nel finale. La sigla di apertura è intitolata Lady Love ed è cantata da Rize, mentre la sigla di chiusura My Dear Friend è cantata da Thelma Aoyama.

L’inizio della storia:

Shion Ishiwatari, una tenera bimba di cinque anni, in una tragica notte perde i genitori barbaramente uccisi davanti ai suoi occhi. La polizia non riesce a identificare l’assassino del quale hanno un solo indizio: un’impronta digitale parziale fatta col sangue, lasciata su un pezzo degli Shougi, il Re Bianco. Quella notte per Shion, l’unica superstite, è devastante: a causa dell’enorme trauma che subisce, Shion non riesce più a parlare. Rimane sola e viene adottata dagli Yasuoka, i vicini di casa con cui i genitori erano in ottimi rapporti e che le avevano insegnato a giocare a Shougi. Il tempo passa e la vita di Shion si normalizza. Otto anni dopo, adolescente e ancora incapace di parlare, incomincia a farsi notare ai numerosi tornei in cui partecipa grazie alla sua bravura, dovuta al suo profondo amore verso il gioco. La sua fama però attira anche l’attenzione dell’assassino dei suoi genitori e Shion dovrà riaffrontare le vecchie paure e l’idea che l’assassino dei suoi genitori naturali sia un giocatore di Shougi.

L’angolo dello Shougi di Aizawa:

Sfruttiamo questa intrigante serie per parlare un po’ di un gioco che spesso ritroviamo nell’animazione nipponica, lo Shogi. L’idea del buon[sic!] Rocksel era quella di affidare questo spazio a un vero giocatore di Shougi ma si è dovuto accontentare di uno scacchista.

Lo Shougi è un gioco strategico da tavolo che deriva da un antico gioco indiano chiamato Chaturanga, così come gli scacchi; prenderemo proprio “il nobil gioco”, a noi più familiare, per cercare di comprendere meglio il mondo dello Shougi. Cominciamo dal “materiale”: Due giocatori, una scacchiera e 20 pedine.

Scacchiera
Chiamata shogiban, è composta da una griglia di 9 traverse per 9 colonne e le caselle non sono differenziate dal colore dello sfondo; la “nostra” scacchiera invece è più piccola, composta da 8 traverse e 8 colonne, e le 64 caselle (o “case”, fa più scacchista) sono alternate chiare e scure.

Pedine
Così come per la scacchiera, le pedine sono tutte dello stesso colore e munite di una punta che viene tenuta rivolta verso l’avversario in modo da stabilire quale giocatore la controlli; si differenziano l’una dall’altra grazie ai kanji scritti su di esse (in entrambe le facce, più avanti capiremo anche il perché) e alcune, le più importanti, sono leggermente più grandi delle altre. Ogni giocatore dispone di 20 pezzi (numero, nome ita, kanji, nome eng, nome jap)

- 1 Re 玉将, King, Gyoku = Re nero / Osho oppure Ou = Re bianco = 王将); - 2 Generali Oro 金将, Gold General o Gold, Kin o Kinsho - 2 Generali Argento 銀将 - Silver General - Gin o Ginsho - 2 Cavalli 桂馬, Knight, Kei o Keima - 2 Lance 香車, Lance, Kyo o Kyosha - 1 Alfiere 角行, Bishop, Kaku o Kakugyo - 1 Torre 飛車, Rook, Hi o Hisha - 9 Pedoni 歩兵, Pawn, Fu o Fuhyo

Negli scacchi invece, i pezzi (non pedine, pezzi… non bestemmiamo) a disposizione di ogni giocatore sono “solo” 16: 1 Re, 1 Regina (o Donna), 2 Torri, 2 Cavalli, 2 Alfieri e 8 Pedoni, e si differenziano tra i due giocatori per il colore, così come le case, in genere molto più chiaro uno dell’altro prendendo dunque il nome di Bianchi e Neri.

Scopo del gioco

Lo scopo del gioco è la “cattura” del Re: quando un giocatore effettua una mossa che minaccia il re avversario tale mossa è chiamata “scacco”, se il giocatore sotto scacco non ha mosse legali per sottrarsi alla minaccia di cattura allora tale mossa è chiamata “scacco matto” e mette fine alla partita con la vittoria del giocatore che l’ha effettuata. La cattura del re e lo scacco matto non sono gli unici modi per terminare un partita ma per ora limitiamoci a questo.

Questo discorso vale anche per gli scacchi, ma con una sostanziale differenza: negli scacchi lo scopo del gioco non è la cattura del Re, ma lo scacco matto. Eseguire una mossa che non difenda il proprio Re sotto scacco a Shogi non è illegale, in una regolare partita di Scacchi invece non è consentita ed è considerata una mossa irregolare, al pari della successiva cattura del Re (cosa che comunque non avviene mai, se non tra amatori).

E per oggi direi che può bastare, alla prossima!

Versione 720p – MKV – AAC2.0
° [Chokoreto] Shion no Ou – Il Re di Shion – 720p_AAC2.0 – SUB ITA °

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