Il Gossip di Rockspia.
Come sapete, Shion no Ou originariamente è un manga scritto da Masaru Katori e disegnato da Jiro Ando. L’opera è stata serializzata sulla rivista Afternoon di Kodansha fra il maggio 2004 e il giugno 2008, raccolta poi in otto volumi. Racconta le vicende di Shion che all’inizio della storia è una bambina di 12 o 13 anni, sopravvissuta a una esperienza traumatica e devastante: l’aver assistito alla tenera età di 4 anni al barbaro assassinio dei genitori.
Per la trama così particolare e drammatica, viene naturale domandarsi dove l’autrice possa aver tratto spunto per questa storia, soprattutto per quanto riguarda la scelta dell’ambiente in cui si svolge, ovvero il mondo dello Shougi. Ed ecco che, inaspettato, scatta il plot twist: lo spunto lo fornisce la biografia dell’autrice stessa. Masaru Katori non è altri che Naoko Hayashiba (子 葉 直 子 Hayashiba Naoko) nata il 24 gennaio 1968 a Fukuoka, giocatrice professionista di Shougi che nel 1995 rimase coinvolta in uno scandalo sessuale con un altro giocatore professionista, Nakahara (rullo di tamburi) Makoto, Meijin titolo già allora assegnatogli a vita per meriti sportivi. Da allora si è concentrata sulle sceneggiature per storie e serie TV. Ha scritto due serie di romanzi, Tondemo Police e Kiss Dakeja Iya e, appunto, il manga Shion no Ō. Nel 2010, dopo 15 anni di assenza e il ritiro di Nakahara dallo Shougi per motivi di salute, è tornata a giocare.
Probabilmente in Shion no Ou c’è molto del vissuto della Hayashiba: lo scandalo, il nome del Meijin, le mentite spoglie, il dover lasciare lo Shougi ma anche le telefonate registrate (sembra stalking da parte di Nakahara) trovano tutte spazio nelle vicende raccontate. Gli otto anni poi non sono scelti a caso: se il manga viene pubblicato appunto nel 2004 la tragedia che sconvolge la protagonista ha appunto origine attorno al 1995.
Non si può negare che la Hayashiba abbia saputo gestire la sua immagine anche nel periodo più buio anche pubblicando un photobook nel quale non sempre compare vestita. Lei però è una fra le più grandi giocatrici di Shogi di sempre e, nel suo periodo giovanile, la migliore. Nella sua (non lunga) carriera ha vinto 15 titoli: il Meijin Femminile per 4 volte (la prima volta nel 1979 a 11 anni), l’Ōshō Femminile 10 volte e 1 volta la Kurashiki Tōka Cup. Dopo aver vinto per la 5 volta il titolo Ōshō femminile nel 1985 (a 17 anni) al termine della carriera le sarebbe stato assegnato il titolo a vita (Queen Ōshō) ma dato che per lo scandalo lei dalla JSA se ne andò invece di ritirarsi, non le fu conferito. O, per meglio dire, almeno per ora. Nel 1991 fu la prima donna a sconfiggere un giocatore professionista di Shogi (Kinji Shiihashi) in un torneo (Ginga Tournament – allora non ufficiale). Dal 1989 al 1993 detenne il record di più alta percentuale di vittorie (23 su 27, 0.852) e dal 1982 al 2010 il maggior numero di vittorie consecutive (17) anno in cui fu superato da Hiroe Nakai (19) e poi, nel 2015, da Kana Satomi (21) di cui si parlerà in un prossimo post.
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