Nel 1913, il sottotenente Turner fu, per breve tempo, al comando del cacciatorpediniere USS Stewart. Dopo essr diventato Ufficiale agli Armamenti a bordo della cannoniera Marietta, nel periodo 1916-1919 fu assegnato alle corazzate Pennsylvania, Michigan e Mississippi. Dal 1919 al 1922, il Capitano di Corvetta Turner fu un funzionario Ufficiale agli Armamenti nella Fabbrica di Armi Navali a Washington, DC. Poi fu Ufficiale Artigliere della corazzata California, Ufficiale di Artiglieria di Flotta nello staff del comandante della Flotta di ricognizione e Comandante del cacciatorpediniere Mervine.
Dopo la promozione al grado di comandante nel 1925, Turner servì con l’Ufficio di Artiglieria presso il Dipartimento della Marina. Nel 1927, ricevette l’addestramento al volo a Pensacola, in Florida, fu designato come Aviatore navale, e un anno più tardi divenne Comandante della portaerei Jason e Comandante della squadriglie aeree, Flotta Asiatica. Ebbe ulteriori assegnazioni relative alla navigazione aerea in 1930 ed è stato Comandante della portaerei Saratoga nel 1933-34. Il Capitano Turner frequentò il Collegio di Guerra Navale e prestò servizio nel personale di tale istituzione nel 1935-1938 come capo della facoltà di Strategia.
L’ultimo comando sul campo di Turner fu l’incrociatore pesante Astoria, in missione diplomatica in Giappone nel 1939.
Turner fu direttore di piani di guerra di Washington, DC, nel 1940-41 divenne Contrammiraglio verso la fine del 1941.
In qualità di capo della divisione piani di guerra del Ministero della Marina, Turner era subordinato solo al capo delle operazioni navali, l’ammiraglio Harold R. Stark, al momento dell’attacco giapponese a Pearl Harbor, il 7 dicembre 1941. Anche se in teoria il capo del Servizio di Informazione della Marina, il capitano Theodore Wilkinson, faceva capo direttamente a Stark, in pratica, rimase sotto la responsabilità di Turner il quale prese delle importanti decisioni sulla gestione delle informazioni recuperate dalla Marina. Fu quindi di Turner la decisione di non inviare al comandante della flotta americana del Pacifico, l’ammiraglio Husband E. Kimmel, i dettagli delle comunicazioni intercettate tra i diplomatici giapponesi che indicavano la formazione di un imminente attacco di mare o aereo su Pearl Harbor. Kimmel, dopo la guerra, testimoniò che se avesse saputo di queste comunicazioni, avrebbe mantenuto un livello molto più alto di allerta e che la flotta non sarebbe stata colta di sorpresa dall’attacco giapponese.
Nel dicembre del 1941, Turner divenne Assistente Capo di Stato Maggiore al Comandante in Capo della flotta degli Stati Uniti (una nuova posizione creata dopo Pearl Harbor per l’ammiraglio Ernest King), ruolo in cui servì fino a giugno 1942. Poi venne inviato nel Pacifico per prendere il comando della forza anfibia delle Forze del Sud Pacifico. Nel corso dei tre anni successivi, ricoprì una serie di alti comandi della forza anfibia col grado di Contrammiraglio e Ammiraglio di Squadra. Contribuì a pianificare ed eseguire operazioni anfibie contro le posizioni nemiche nel Pacifico Centrale e Occidentale. Avrebbe comandato la componente anfibia dell’invasione del Giappone. Tuttavia, nell’agosto del 1945 dopo Hiroshima e Nagasaki il Giappone si arrese. I piani di invasione di Turner non vennero mai realizzati.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’ammiraglio Turner prestò servizio nel Consiglio Generale del Dipartimento della Marina degli Stati Uniti e fu rappresentante navale presso Comitato degli Stati Maggiori alle Nazioni Unite. Si ritirò dal servizio attivo nel mese di luglio 1947. L’Ammiraglio Turner morì a Monterey, in California il 12 febbraio 1961. Fu sepolto nel cimitero nazionale del Golden Gate a San Bruno, in California insieme alla moglie e agli Ammiragli Chester Nimitz, Raymond A. Spruance e Charles A. Lockwood.
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